mercoledì 20 aprile 2011

La notte stellata....

La notte stellata- Van Gogh
...Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e villaggi su una cartina. Perchè, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia? Come prendiamo il treno per andare a Tarascona o a Rouen, così prendiamo la morte per raggiungere le stelle....”
Tratto da una lettera a Theo, del 1888



La notte stellata” è una delle più famose e affascinanti opere di Van Gogh, nata dall'osservazione en plein air del cielo di notte. Il dipinto è caratterizzato da una pennellata dall'andamento vorticoso, che annulla ogni intenzione naturalistica e tende a trasporre nell'ambiente esterno lo stato d'animo del pittore. Infatti Van Gogh può essere considerato un precursore della corrente dell'Espressionismo, dal latino exprimere, cioè “spingere fuori”. La realtà esterna diventa specchio del mondo interiore dell'artista, rappresentazione violenta dell'inquietudine e dell'agitazione. I colori e le linee non hanno funzione decorativa, ma sono ormai espressione dell'anima e sia il cielo sia i restanti oggetti raffigurati sono in continuo movimento.
Se osserviamo le dimensioni attribuite alle figure, prevale la volta stellata, il cielo maculato di astri, di bagliori e di aureole. E' evidente l'intento dell'autore di rappresentare un mondo sensibile che affascina, stupisce, ammalia, per la sua grandiosità ed energia che può emanare. La carica espressiva di Van Gogh, fa sì che il cielo copra il paesaggio sottostante, quasi avvolgendolo affettuosamente in un largo e materno abbraccio. I colori della volta celeste si riflettono sulle case, sulle montagne e sui colli; e una miriade di tasselli blu, gialli, verdi, si accostano e si mescolano.
Non mancano tuttavia nel dipinto aspetti inquietanti, come, ad esempio, la presenza in primo piano del cipresso, con la sua imponente sagoma oscura, che sembra ricondurre l'osservatore alla realtà dell'umano destino.
Il piccolo villaggio appare magico e fatato, come se dormisse rischiarato dalla luna nel cielo, eppure la pennellata corposa e il tratto tortuoso, rivelano il tormento interiore dell'autore. Allo stesso tempo, la scelta di tonalità calde di giallo e arancio, presenti sulla tela, contribuiscono a rasserenare l'animo e ad offrire una sensazione di bellezza e vita.
I flussi atmosferici e le nebulose astrali, rappresentati in forme turbinose e spiralizzanti, sembrano possedere un impeto e una vita non propri, come creati da una mano divina.
La luna, in alto a destra nel dipinto, è romantica, amica, calda come la passione impetuosa e travolgente per la vita, ma la composizione risulta nel complesso tinta da una vena di malinconia, poiché Van Gogh è tormentato da vicende autobiografiche, che lo accomuna ad altri artisti dell'ottocento.
Dal 1883 al 1889, Van Gogh si dedicò, in diverse occasioni, alla rappresentazione del cielo e, “La notte stallata” è l'opera più espressiva delle diverse atmosfere notturne da lui dipinte. Sulla data esatta dell'esecuzione dell'opera, la maggior parte degli esperti sono concordi nel sostenere che sia stata dipinta poco prima dell'alba del 19 giugno 1889, ma non mancano controversie a causa della corrispondenza con il fratello Theo, che potrebbe far risalire il dipinto a quasi un mese prima.
Per determinare la data di esecuzione dell'opera, va considerato che il 19 giugno 1889 la Luna era all'ultimo quarto e non al primo quarto come appare nel dipinto. Per trovare una data plausibile, occorre quindi risalire al 23 maggio 1889, quando la Luna era al primo quarto e le stelle corrispondevano maggiormente a quelle dipinte da Van Gogh osservando il cielo verso est dalle latitudini di Saint-Rémy. Inoltre bisogna tenere presente che dipingere un'opera di dimensioni 72X92 cm non è come scattare una fotografia: nel tempo che intercorre tra l'inizio e la fine di un tale lavoro la volta celeste ha compiuto un moto verso ovest.

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